Se un giorno mi ritiro in un angolo isolato, porto con me un buon libro e tanto cioccolato...

martedì 3 agosto 2010

DALLA VETRINA CABOSSE: IL CIOCCOLATO COI CRISTALLI

Chi ha gustato il cioccolato modicano sa bene che, spezzandolo, si vede brillare una miriade di puntine di cristallo. Il gusto è più rustico del classico cioccolato, ma molto piacevole. A questo proposito Leonardo Sciascia un giorno scrisse: "A chi gusta questo cioccolato sembra che quella prodotta altrove sia un'adulterazione, una corruzione".
Nella vetrina  Cabosse potete trovare il cioccolato originale modicano nei gusti: Agrumi Siciliani, Caffè, Cannella, Fico d'India, Fondente, Gelsomino, Mandorle e Nocciole, Nero d'Avola, Ginseng, Peperoncino, Pistacchio, Vaniglia al costo di euro 2,70

Le passioni sono passioni e Modica (Rg) ha quella del cioccolato. Ma non del cioccolato in genere. Ha la passione del cioccolato primigenio, quello con i cristalli lavorato all'uso messicano, che i conquistadores spagnoli scipparono armi in pugno alle popolazioni di laggiù, dove era alimento quotidiano e poi portarono e diffusero in Europa con le istruzioni e gli strumenti per l'uso. Anche in Sicilia. Infatti i cioccolatieri modicani affermano di non avere inventato un bel nulla. Hanno solo continuato a lavorare la pasta di cacao con il "metodo Montezuma", dal nome dello sfortunato imperatore Atzeco.
Metodo fino a poco tempo fa guardato con molto scetticismo dagli altri produttori nazionali. Ma oggi, in un momento in cui il cioccolato è fortemente "trendy" alcuni produttori alla ricerca di qualcosa di nuovo copiano i cioccolatieri modicani e il loro cioccolato con i cristalli, "che è una leccornia antica quanto il mondo". I cristalli sono dovuti alla speciale lavorazione della materia prima. Infatti, al contrario di quanto è avvenuto nel resto d'Europa, in Sicilia il cioccolato non è passato alla fase industriale perchè era priva della forza economica necessaria. Così il metodo è vicinissimo a quello originario. L'ingrediente principale è una massa di cacao (semi macinati) prima riscaldata ad una certa temperatura (45°) per renderla fluida e poi amalgamata con zucchero semolato e spezie. Il composto viene mantenuto ad una gradazione che non fa sciogliere i cristalli di zucchero, i quali restano quasi integri all'interno della tavoletta.
 

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